Abruzzo, secondo dopoguerra.
In uno sperduto paesino sotto i piedi del Gran Sasso viveva un piccolo pastorello. Era l'ultimo di nove fratelli, quello non voluto perché era difficile sfamare un'altra bocca, ma con un animo talmente buono e gentile che non volergli bene era impossibile.
Ogni mattina, con il caldo afoso o il freddo pungente, si alzava prestissimo e con pecore, agnelli e caprette saliva la strada per arrivare al pascolo. Una volta arrivato si sedeva su una roccia e giocava con la creta: personaggi del presepe, pecore, conigli, bambini, persone reali...tutti riprodotti fedelmente. E disegnava. Oh, se era bravo!!!
Tra le sue piccole dita, il mondo. Nelle sue piccole mani, la vita.
Vicino alla pietra c'era un abete. "Qui, in questa terra, vicino a questo abete, costruirò la mia casa", diceva.
A scuola era bravissimo. Erano i primi anni della televisione e un suo tema fu letto addirittura durante una trasmissione.
Altri tempi, altra vita. Crescendo ha fatto mille lavori. Trasferitosi nella capitale decise di frequentare una scuola serale. Una scuola che gli permise di sfruttare il dono delle sue mani magiche, ed è proprio grazie a loro che diventò uno dei più bravi nel suo mestiere.
Ma nella mente ancora un sogno, tornare a vivere tra quelle montagne, respirare ogni giorno quell'aria buona, quell'aria profumata. Costruire quella casa. Avere di nuovo qualche pecora. Sogni semplici rispetto a quelli di molti altri, ma veri e forti.
Nel frattempo si sposò ed ebbe tre bellissimi figli, la sua vita. E nonostante i diversi ostacoli che la vita gli mise davanti riuscì piano piano a realizzare parte del sogno. Il progetto, la costruzione, la casa... Una bellissima casa che si riempiva di vita e di grida infantili durante ogni vacanza estiva o invernale. Sotto l'abete l'altalena per i figli. Sì, era una casa poco vissuta, ma era un sogno realizzato.
Ed ora...
I figli sono grandi. Ognuno piano piano sta prendendo la sua strada, ma lui è sempre dietro di loro con una mano sulla spalla, pronto ad ascoltare, consolare, sorreggere.
Gli rimane quell'ultimo pezzettino di sogno. Tornare a vivere in quel paesino di montagna con qualche pecorella e perché no, anche una o due caprette per il latte, ed invecchiare lì, nella pace e nei ricordi.
Papà, te lo auguro con tutto il cuore! Ti voglio bene.
Lo so, molti di voi storceranno il naso leggendo questa ricetta. Vegetariani e vegani me ne diranno tante. Machecepossofa?
Sono cresciuta così, con un padre che per me è tutt'ora un supereroe. Un padre che allevava pecore e capre. Un padre che veramente "si è fatto tutto da solo". Un padre che mi ha insegnato ad amare la terra ed i suoi frutti.
Io amo gli animali (e chi mi conosce lo sa bene!) e sono contro gli allevamenti intensivi. Non mangio molta carne ad essere sincera e solo se di provenienza certa.
Se la carne non vi piace, o non vi piace l'agnello, non preoccupatevi...potete non leggere la ricetta. Questa volta ve lo concedo! :)
Bocconcini di agnello al miele e senape con couscous
Non fatevi spaventare dagli ingredienti, sono tantini ma la ricetta è facilissima da fare!
Ingredienti per 2 persone:
- 300 gr di bocconcini di agnello
- 75-80 gr di couscous
- 30 gr di burro
- un bicchiere di vino rosso (io primitivo di manduria)
- 2 cucchiai di aceto di mele
- 2 cucchiai di miele di corbezzolo
- 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
- 1 cucchiaio di salsa di soia
- 1 cucchiaino di semi di senape nera
- 1 cucchiaino di semi di senape bianca
- 1 gambo di sedano
- 1 carota
- 1 cipolla
- 1 spicchio d'aglio
- un pizzico di cannella (o una stecca di cannella)
- brodo vegetale fatto in casa
- foglie di salvia e rosmarino
- semi di sesamo a piacere
Far marinare i bocconcini di agnello con il vino, l'aceto di mele, il miele di corbezzolo, il cucchiaio di salsa di soia, i semi di senape, la cannella, l'olio extravergine (circa un cucchiaio), la salvia, il rosmarino e il sedano, la carota e la cipolla tagliati a tocchetti, per almeno cinque ore in frigorifero.
Sgocciolare i bocconcini e rosolarli in un tegame con il burro. Aggiustare di sale.
Versarvi sopra la marinata e cuocere per quaranta minuti circa (dipende dalla grandezza dei bocconcini) a fuoco basso.
Togliere i bocconcini di agnello e tenerli in caldo. Passare con il minipimer il liquido con le verdure rimaste.
Nel frattempo riscaldare il brodo vegetale e versarvi il couscous, mescolare e lasciarlo gonfiare (seguite i tempi riportati nella confezione) girando spesso con una forchetta per sgranarlo. Aggiungere un cucchiaio di olio e un poco della salsina di verdure.
Sistemare il couscous su un piatto da portata e coprirlo con la salsina di verdure e l'agnello. Spolverizzare con i semi di sesamo tostati e servire.
Con questa ricetta partecipo al contest di Cappuccino e Cornetto, Honey sweet honey:
Il tuo racconto mi ha portato con la mente lontano e mi ha avvicinato ad un mondo che purtroppo non mi appartiene... Grazie!
RispondiEliminaGrazie a te! :) Buona domenica!
Eliminami sono tanto commossa a leggere questo stupendo post! tuo padre dev'essere davvero una persona speciale!
RispondiEliminae speciale e gustosissimo è questo piatto!
baci
Bellissimo e commovente il tuo post. E ottima la ricetta...che bello il tuo blog!
Elimina@Donaflor: Non perché è mio padre ma...lo adorano tutti! Ed io sono orgogliosissima di lui! :)
EliminaGrazie!
@Gemma: Grazie mille, cara!! Buona domenica anche a te!
caspita che piatto che hai creato!
RispondiEliminaGrandioso!
Io mangio spesso la carne di agnello, pecora e affini :P Non mi dispiace proprio e questo nuovo modo di accompagnarlo è davvero una goduria!
Non sono sicura di riuscire a rifarlo...sembra complicato..però accetterei volentieri un invito :D
Ti ringrazio per aver partecipato al contest, vado subito ad aggiungerti^_^
Naaa! Sembra complicato ma non lo è! Alla fine la maggior parte degli ingredienti serve per la marinata! :)
EliminaGrazie a te per essere passata, buonissima domenica!
Io mangio pochissima carne (più che altro bianca), l'agnello proprio non ci riesco. Ma il tuo racconto mi ha commossa, sia perchè ai piedi del Gran Sasso ci sono cresciuta e mi è sembrato di tornare a casa, sia per l'amore profondo che hai per il tuo papà. Gli hai fatto una dedica bellissima. Un bacione, buona domenica
RispondiEliminaGrazie mille!! L'uomo della mia vita è lui, mio padre!! Abbiamo caratteri identici e ci capiamo con uno sguardo...
EliminaGrazie mille e buona domenica anche a te!
IO invece mi sono letta il tuo dolcissimo racconto e mi sono commossa tanto..
RispondiEliminaE la ricetta è davvero ottima...chi non mangia carne può non apprezzarla ma per tutti gli altri, me compresa, è da preparare al più presto!!
Un bacione e buona domenica
Grazie mille! Io da buono (mezza) abruzzese adoro la carne di agnello e di pecora. Ma ne mangio molto poca, compresa quella bianca. Ogni tanto però me la concedo...ed è una goduria!! :)
EliminaBuona domenica! :)
Il tuo racconto mi ha commosso tanto, mi ha fatto rivivere la mia infanzia. Anch'io avevo un papà così, che si era fatto da solo, che percorreva molti chilometri per arrivare nella grande città a lavorare e sognava di ritornare nella casa dove era nato, dove sono nata! Purtroppo
RispondiEliminanon gli è stato concesso, per cui abbraccia forte forte il tuo papà da parte mia e onoralo ogni giorno che ti è vicino.
La ricetta mi incuriosisce molto, anch'io non sono appassionata di carne, ma mi piace mangiare bene e quando ce vò, ce vò! Grazie ancora e abbracci, Milena d
Hai ragionissima! Quando ce vò ce vò!! :D
EliminaMio padre ti ringrazia tanto e ti saluta! :)
Un abbraccio e buona domenica!!
Splendido post e splendida ricetta, un post ricco d'amore per il tuo papà ma anche per come sei cresciuta e per i doni che la terra ci offre...
RispondiEliminaUn bacione
Grazie mille!! Un bacione anche a te!
Eliminache belle parole commoventi, ho perso mio papà da pochi mesi e mi sono commossa. Un bel piatto corposo che fa tanto pranzo in famiglia, bellissima proposta, buona settimana cara, un abbraccio....
RispondiEliminaMi dispiace tanto per tuo padre...Un abbraccio fortissimo!
EliminaMa che bello questo post!
RispondiEliminaE che buona questa ricetta :)
Grazie mille, Mirty!!!
EliminaIo sono in attesa delle tue ricette peccaminose... :P
Non ho letto la ricetta ma l'omaggio a tuo papà è bellissimo.
RispondiEliminaBuon lunedì!
So che sei vegetariana, tranquilla!! Ma mi ha fatto piacerissimo che hai letto comunque il post!
EliminaUn abbraccio, bacioni!
che bellissima storia...non amo l'agnello mi fa pena..adoro pure io gli animali...e mangio poca carne come te..ma non posso rinunciare a tutto!ps comunque la ricetta l'ho letta lo stesso
RispondiEliminaGrazie mille, cara!!! Baci
Eliminabellissima storia! e la ricetta è meravigliosa! mooolto brava.
RispondiEliminaGrazieeee!!! :)
EliminaBellissimo post, stupendo il racconto e altrettanto bella e buona è la ricetta, la assaggerei molto volentieri! :)
RispondiEliminaThanks!!! Baciotti
EliminaBello il racconto (mi hai fatto commuovere!), bella la ricetta e bella pure tu! :-)
RispondiEliminaGrazie del complimento!! :)
EliminaUltimamente ne ho proprio bisogno, sono ingrassata e devo aumentare la mia autostima! :P
Baci!
Dolcissimo il racconto e molto bella la ricetta. un abbraccio Daniela.
RispondiEliminaGrazie!!! :)
Eliminaciao saparunda!
RispondiEliminabella storia e gustosa ricetta da annotare assolutamente!
passo anche per consegnarti un premio. spero ti sia gradito
lo trovi qui
http://pupottina.blogspot.com/2012/03/ancora-un-premio-ed-altre-nomination.html
Grazie mille!! Vado a vedere subito!! :))
EliminaHai creato un piatto fantastico, pieno di sapori!Bravissima,carina!Buona giornata!
RispondiEliminaGrazie mille! :))
EliminaMa quanto è bello questo post? Ma quanto è speciale il tuo papà?
RispondiEliminaE ..diciamolo...ma quanto è buona 'sta ricetta?!!!
Un bacio
Di
XD!!!
EliminaLa ricetta è speciale...ma mio padre lo è di più!! :P
Bacioniiiii!!!!