Finalmente ho stampato la tesi e consegnato tutto in segreteria. Posso considerarmi libera? Per niente! Devo ancora preparare il discorso e la presentazione in Power Point. Il giorno fatidico si avvicina, e l'ansia continua a crescere. Posso però dire che non potevo scegliere relatrice migliore. Non solo è un' ottima professoressa, di quelle che ti trasmettono l'amore e la passione per la propria materia, ma soprattutto è sempre gentile e disponibile. Non tutti hanno questa fortuna!
Sono tornata ieri a CapitalCity, dopo un giorno trascoso tra le salite e le discese della città di Raffaello: la fila in segreteria, l'attesa in copisteria, la firma della professoressa sulla tesi finalmente stampata, l'appuntamento con il nuovo padrone di casa, la consegna delle nuove chiavi... non ho avuto il tempo di concedermi una giusta pausa, ma soprattutto di fare un pranzo e una cena degni di tale nome. Oggi mi sono rifatta.
Penghi ieri ha riportato un cesto di melanzane dell'orto, in frigo avevo della passata di pomodoro e...ecco fatto! Un velocissimo e buonissimo piatto di pasta! Dopo la stanchezza di ieri sono rinata!
Il sughetto è in realtà una "caponatina", ma chiamarla tale forse avrebbe fatto inorridire qualche siciliano DOC...
E' un piatto perfetto per queste giornate incerte... Ma fa freddo o caldo?
Ingredienti per 3 persone:
- 250 g di gnocchetti sardi
- 2 piccole melanzane
- 1 cucchiaino di capperi
- una manciata di olive verdi
- 4 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
- 250 ml circa di passata di pomodoro
- 1 cucchiaio do aceto bianco
- 1 cipolla di tropea
- basilico
- 1 peperoncino
- sale q.b.
- ricotta salata
Tritare finemente la cipolla. Metterla in padella con l'olio e lasciar stufare per 4-5 minuti. Lavare e tagliare a dadini le melanzane.
Aggiungere un cucchiaio d'aceto bianco e lasciar evaporare. Aggiungere la passata di pomodoro, le olive, i capperi e il peperoncino.
Cuocere a fuoco medio per 15-20 minuti, spegnere il fuoco e aggiungere qualche foglia di basilico. Coprire con un coperchio.
Lessare gli gnocchetti in abbondante acqua salata, scolare e condire con il sugo. Servire con una grattugiata di ricotta salata.
che fame! Saparunda, sono a dieta sto schiattando di fame!!
RispondiEliminaIs malloreddus, chebbonih! A me piace da matti la ricetta classica (mi hanno detto che è "a sa campidanesa", ma magari mi hanno burlato) con la salsiccia e qualche seme di finocchio per rinfrescare, ma anche questa specie di "malloreddus a sa Norma" devono avere il loro bel perché
RispondiElimina@Carlotta: Da (futura...ma manca pochissimo) nutrizionista posso dirti che questo piatto potresti mangiarlo tranquillamente!! :)
RispondiEliminaNon è tanto la qualità di ciò che mangiamo a farci ingrassare (a meno che non andiamo avanti a fritti e insaccati) ma la quantità. Quindi un bel piatto di pasta a pranzo ci sta tutto!!! :D
@Bostoniano: la ricetta classica è divina, soprattutto se fatta con la tipica salsiccia sarda: su sartizzu!!
fame..fame...fame o.O
RispondiEliminacomplimenti per il blog, mi piace molto!! :)
ti seguirò volentieri!!
un bacione!!
Che spettacolo di ricetta!
RispondiEliminaIo ieri ho discusso la tesi del Master.
Non sai che ansia.
Bacio
Ciao, sono passata per un saluto goloso e un grazie per una ricetta che appena torno a casa mi preparo con gusto!
RispondiElimina@Claudia: Grazie Claudia!! Passo anche io a trovarti...
RispondiElimina@Kylie: Immagino...io mi sembro una molla, alterno nervosismo ad ansia!! :)
@Vittoria A.: Fammi sapere!!! :D
ottima idea x i malloreddus! noi usiamo farli con sugo e salsiccia!
RispondiEliminaSi si! Anche nella mia famiglia si usa farli con la salsiccia...le ricette classiche sono sempre le migliori!
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