Felicità.
Come se avessi vinto al superenalotto.
Come se avesse vinto un membro della famiglia.
O un caro amico.
Anzi, l'Mtc di Febbraio l'ha proprio vinto una carissima amica.
Un po' mi fa strano definirla "carissima amica" e non perché non lo sia. Ma perché non le ho mai stretto la mano.
Conosco Flavia da tre anni, da quando con la mia prima frangipane, ho iniziato questa meravigliosa avventura con l'MTC.
Da quando un insano istinto mi ha spinto ad entrare nel gruppo.
Se la Van Pelt è l'ideatrice, la mente, di questo meraviglioso gioco, Fabio, Mai, Mapi, Mari, Giulia, Cristiana (ecc...ecc...) possiamo considerarli il braccio...ma Flavia ne è l'anima.
E non solo perché partecipa ininterrottamente dalla prima sfida. 45 per la precisione.
Non solo perché meriterebbe la vittoria da altrettante sfide.
Ma ha un entusiasmo coinvolgente.
E coinvolge tutti.
E per quanto tu abbia impegni, il capo che ti sommerge di lavoro e figli influenzati a casa (o mariti che è molto peggio!) che ti trasformano casa in un lazzaretto, ecco, lei riesce in qualche modo a convincerti a partecipare con la sua allegria, il suo entusiasmo, il suo ottimismo. E tu riesci a trovare quel buco di tempo che ti serve per mettere qualcosa sul fuoco o nel forno, che una volta finito ti domandi pure "ma come caspiterina ho fatto?"
No ma... mica voglio ingraziarmi il terzo giudice, eh! :P
In fondo avevo pensato solamente a 14 quiche/tarte da fare con la brisée di Michel Roux.
Che poi, tagliando quelle che mi sembravano meno originali, sono diventate 7.
Ed ora sono 2. Sicuramente.
Ma dato che non c'è due senza tre... magari arriverà anche la terza.
Il fatto è che siamo a dieta.
Nella teoria sicuramente.
Nella pratica la cosa si fa più difficile. Nonostante io sia (sulla carta) una Nutrizionista.
Perché tutti sanno che un giorno a settimana si può sgarrare senza sensi di colpa, perfetto.
Allora che facciamo?
Il sabato sera pizza. Un classico, no?
Preparata da me con il lievito madre (Giulia, ancora GRAZIE!!).
Poi capita che la domenica sei invitato a cena da amici, "tranquilli, non prepariamo niente di che, ci teniamo sul leggero". E tu prepari il dolce dei dolci, il tiramisù, così, tanto per avere una botta insulinica al finale. Per poi scoprire che quel "ci teniamo sul leggero" era riferito a pizza e calzoni fritti, fatti dalla padrona di casa, oh yes!
E poi, di giovedì devi passare a trovare un altra coppia di amici, ti dicono dopo le 18 che prima non ci sono. E tra un caffè e un budino al cioccolato (fatto in casa da Lei, of course!) ad un certo punto Lui si allontana e quando torna: "questa sera rimanete a cena da noi... ho appena ordinato la pizza".
Ma non è finita. Perché, come ho scritto eravamo solo a giovedì... e tornare al sabato è un attimo.
E così ti organizzi. O meglio, la cosa era già organizzata dal mercoledì.
E indovinate un po' cosa abbiamo mangiato?
Ma come avete fatto a indovinare?
E per inciso, ho fatto anche i supplì.
Sorvoliamo che è meglio.
- Anche perché almeno io cerco appena possibile di andare a correre, tempo di m... pioggia permettendo o almeno di tenermi in movimento, al contrario del maritozzo. -
E torniamo un attimo alla sfida del mese.
Una quiche di pesce e una di carne.
Sempre perché "ci teniamo sul leggero".
Magari la terza sarà vegetariana.
Per ovvie ragioni dietetiche le mie sono "piccole".
Anche perché siamo solo in due in casa.
Quella al salmone in uno stampo a cerniera da 18 cm. Quelle con l'anatra (bianca. La papera per intenderci, in realtà dovrebbe essere un germano reale domestico, ma non è che ci abbia mai capito molto) regalatami da mio padre l'ultima volta che sono scesa a trovarli (che oltre all'orto e alle galline si è messo anche a fare l'allevatore di oche e anatre) le ho cotte in dei ramequins di vetro, quelli per i sufflée.
Ho preparato le due diverse brisée dividendo semplicemente per due gli ingredienti di quella di Roux che ci ha fornito Flavia:
- 250 g di farina
- 150 g di burro, tagliato a pezzettini e leggermente ammorbidito
- 1 cucchiaino di sale
- Un pizzico di zucchero
- 1 uovo
- 1 cucchiaio di latte freddo
L'uovo l'ho sbattuto prima e poi diviso tra le due ciotoline dove avevo già diviso burro, farina, sale, zucchero, latte e...
...2 cucchiai di polvere di liquirizia per la prima quiche...
...e diverse foglioline di timo limonato per la seconda.
QUICHE CON GRAVLAX, RICOTTA E BRISEE ALLA LIQUIRIZIA
Ingredienti per il gravlax:
- 2 filetti da 500 g l'uno di filetto di salmone (con la pelle e possibilmente la parte verso la coda)
- 3 cucchiai di sale
- 3 cucchiai di zucchero
- pepe
- 3 mazzi di aneto
Squamare il salmone ed eliminare le eventuali lische rimanenti con una pinzetta.
In una ciotola mescolare bene il sale con lo zucchero ed il pepe e cospargere ogni filetto con questa mistura premendo bene sulla carne.
In un contenitore posizionare 1 mazzo di aneto e sopra di esso uno dei filetti di salmone, con la pelle rivolta verso il basso. Adagiare un altro mazzo di aneto sul salmone e ancora sopra l’altro filetto, questa volta con la pelle rivolta verso l’alto. Coprire con l’aneto rimanente.
Posizionare sopra un tagliere e metterci sopra un peso (io una ciotola di coccio) e mettere il tutto in frigorifero per 36-48 ore. Ogni 12 ore girare il salmone ed eliminare il liquido prodotto (ce ne sarà tanto le prime 12 ore e andrà mano a mano a diminuire). Sarà pronto quando non produrrà più liquido.
Una volta pronto sciacquare i filetti.
Tagliare a fettine sottili in senso longitudinale senza la pelle.
Dato che non so se mi sono spiegata bene, ho cercato qualche immagine su internet, questa è carinissima:
NOTE:
Tagliare a fettine sottili in senso longitudinale senza la pelle.
Dato che non so se mi sono spiegata bene, ho cercato qualche immagine su internet, questa è carinissima:
Immagine presa da qui: http://www.bozaunders.com/bosbestbets.html |
Per la quiche:
- Brisée alla liquirizia
- 100-150 g di gravlax tagliato molto sottilmente*
- 200 g di ricotta di pecora
- la scorza di un limone biologico
- una manciata di pistacchi
- 2 cucchiaini di pecorino romano
- 1 uovo
- 100 ml di crème fraîche**
- sale
- pepe bianco
- 1 rametto di aneto
Stendere la brisée alla liquirizia dello spessore di 2-3 mm e disporlo in uno stampo a cerniera di 18 cm. Rifinire i bordi con un coltellino. Bucherellare con i rebbi di una forchetta la base, ricoprirla con carta da forno e mettere il tutto in freezer per una mezz'oretta.
Come dice la Mapi qui: "Questo passaggio è fondamentale, perché evita che il guscio si crepi in forno e impedisce alla pasta di ritirarsi troppo, in fase di cottura."
Terminato il riposo ricoprire il guscio, coperto sempre da carta forno, con gli appositi pesi in ceramica (o fagioli secchi o altra teglia di diametro identico o sale grosso) e infornare in forno già caldo a 180° per 20 minuti circa.
Togliere poi i pesi e la carta forno e infornare nuovamente per altri 5 minuti in modo che il guscio di brisée asciughi completamente ma senza colorire. Toglierlo dal forno e farlo intiepidire.
Nel frattempo sbattere l'uovo.
Tritare i pistacchi a coltello grossolanamente.
In una ciotola mescolare bene con una frusta la ricotta con la scorza del limone, il pecorino romano, metà dell'uovo precedentemente sbattuto e aggiustare di sale e pepe. Aggiungere infine i pistacchi e mescolare per amalgamare bene.
In un'altra ciotola mescolare la crème fraîche con l'altra metà dell'uovo sbattuto.
Comporre la quiche: versare la ricotta sulla base e livellare bene. Sistemare il gravlax in modo da ricoprire la ricotta e versarvi sopra la crème fraîche ed infine il rametto di aneto.
Cuocere la quiche a 180° per una ventina di minuti.
Prima di consumarla lasciarla intiepidire.
NOTE:
*Il Gravlax in realtà va mangiato tagliato sottilmente e servito, magari con del pane di segale e/o la salsa bernese (come provai qui).
Ho utilizzato il gravlax perché era il salmone che in quel momento avevo a disposizione, non potendo uscire per comprarlo fresco. Comunque a mio marito è talmente piaciuta che ho dovuto rifarne due pochi giorni dopo perché voleva portarla a lavoro, ma avendo finito il gravlax (lo avevo preparato tempo prima e quello utilizzato per la quiche, come già accennato, era "un avanzo") ho dirottato per il salmone affumicato e per quello fresco, tanto per provare. Il risultato è stato comunque ottimo. Con le ovvie differenze di sfumature di sapori.
Ho utilizzato il gravlax perché era il salmone che in quel momento avevo a disposizione, non potendo uscire per comprarlo fresco. Comunque a mio marito è talmente piaciuta che ho dovuto rifarne due pochi giorni dopo perché voleva portarla a lavoro, ma avendo finito il gravlax (lo avevo preparato tempo prima e quello utilizzato per la quiche, come già accennato, era "un avanzo") ho dirottato per il salmone affumicato e per quello fresco, tanto per provare. Il risultato è stato comunque ottimo. Con le ovvie differenze di sfumature di sapori.
In tutti e tre i casi suggerisco di non salare troppo la ricotta, sia perché quella di pecora ha un sapore suo e non va rovinato, sia per via del pecorino romano che è saporito e aromatico.
La scorza del limone per me è fondamentale, lega perfettamente i due sapori e dona freschezza.
La scorza del limone per me è fondamentale, lega perfettamente i due sapori e dona freschezza.
**La crème fraîche si può preparare anche a casa con ugual peso di panna fresca e yogurt (es. 100 g e 100 g), il succo di mezzo limone e un pizzico di sale, amalgamando bene il tutto e facendolo riposare per un'oretta in frigorifero prima dell'utilizzo.
No, un attimo.
La premessa che volevo fare non era questa...
Direte voi, hai cotto un anatra intera (passa 2 kg!) per fare solo quattro mini tarte?
Ehm, non proprio.
Ho cucinato tutta l'anatra, è vero, ma sia per le tartine, che per un piatto che dovevo poi portare ad una cena a cui sono stata invitata (non fate domande),
Per cui dovevo comunque spolpare il pennuto una volta cotto ma servirlo poi su/con della purea (o puré che dir si voglia). Ed anche così è fenomenale.
Comunque, tutto questo per dirvi che le tarte erano buonissime (mio marito le ha definite divine) ma, dovessi rifarle, aggiusterei la ricetta. Vi spiego strada facendo...
TARTE CON BRISEE AL TIMO LIMONATO E
Premessa.
Come già accennato l'anatra mi è stata regalata da Penghi (mio padre ndr).
Intera.
Surgelata.
Con ancora la testa e le zampe attaccate.
Il fegato, ovvio.
E qualche peletto di piuma sparso ancora qua e là.
Quindi mi è toccato scongelarla dal mattino precedente la cottura. E la mattina stessa cercare di tagliarla in otto pezzi.
Un'impresa.
Con il pollo me la cavo.
Cosa ha di diverso un'anatra? Mah.
Comunque, dopo un iniziale svantaggio dovuto al taglio della mia amata falangina del dito mignolo sinistro (per carità, non mi domandate come ho fatto perché non saprei rispondervi), grazie a due forbici e 3 coltelli e alla mia testardaggine che mai mi abbandona, sono riuscita a ricavare i famosi otto pezzi.
Due a uno per me.
Tiè tiè tiè!
No, un attimo.
La premessa che volevo fare non era questa...
Direte voi, hai cotto un anatra intera (passa 2 kg!) per fare solo quattro mini tarte?
Ehm, non proprio.
Ho cucinato tutta l'anatra, è vero, ma sia per le tartine, che per un piatto che dovevo poi portare ad una cena a cui sono stata invitata (non fate domande),
Per cui dovevo comunque spolpare il pennuto una volta cotto ma servirlo poi su/con della purea (o puré che dir si voglia). Ed anche così è fenomenale.
Comunque, tutto questo per dirvi che le tarte erano buonissime (mio marito le ha definite divine) ma, dovessi rifarle, aggiusterei la ricetta. Vi spiego strada facendo...
Per l'anatra speziata:
Per 4 mini tarte:
- 1 anatra intera con tutto il fegato
- 1,5 di brodo di pollo (possibilmente fatto in casa)
- 2 mele
- mezzo bicchiere di vino bianco secco
- 2 arance
- 3 cipollotti freschi
- 1 noce di burro
- 3 bei pizzicchi di macis
- 1 cucchiaino di cannella (se avete le stecche è ancora meglio)
- 3 bacche di cardamomo
- 1 stella di anice stellato
- 1 cucchiaino bacche di ginepro
- sale
- olio extravergine d'oliva
Pulire l'anatra e tagliarla in otto pezzi. Rosolarli, dalla parte della pelle, in una padella con il burro ed un filo d'olio. Salare e rosolare finché non si scioglie il grasso.
Grattugiare la scorza di una arancia e spremerle per ricavarne il succo. Sbucciare e tagliare la mela a spicchi. Pulire e tagliare a rondelle i cipollotti. Tagliare a pezzetti il fegato
Togliere momentaneamente l'anatra dalla padella, eliminare il grasso e rimettere la carne. Aggiungere anche la scorza dell'arancia, il succo di entrambe, i cipollotti e gli spicchi di mela. Mescolare e aggiungere anche il fegato. Sfumare con il vino e poi aggiungere un mentolo di brodo caldo.
Aggiungere poi tutte le spezie, coprire con il coperchio e cuocere per 10 minuti, girare la carne e continuare la cottura per 2 ore buone (o fino a quando la carne non risulti tenerissima) a fuoco lento, aggiungendo il brodo poco alla volta all'occorrenza.
NOTE:
- In genere io aggiungo anche la frutta secca (albicocche, fichi, uvetta..) tritata grossolanemente. Ma non piace né a mio marito né agli amici a cui dovevo prepararla. Ergo... oh voi che potete e volete provare l'anatra, usatela!
- La cottura di circa due ore è riferita a un anatra "normale" comprata, quindi di allevamento. In genere due ore sono sufficienti. La mia, sarà che mio padre le tiene praticamente libere di scorrazzare, ci ha messo quasi tre ore.
- Servitela come credete. Io per entrambe le preparazioni l'ho dovuta spolpare (dopo averla fatta intiepidire). Ho passato al setaccio il fondo (per eliminare le spezie), e poi l'ho riunito alla carne.
- Se il fondo dovesse risultare ancora troppo grasso, metterlo in una ciotolina e riporlo in frigorifero. Il grasso si solidificherà in superficie e sarà più facile rimuoverlo. Tuttavia consiglio di non sgrassarlo completamente perché è anche il grasso che da sapore e carattere all'anatra.
Per 4 mini tarte:
- pasta brisée profumata al timo limonato
- 8-10 cucchiai di polpa di anatra speziata* con il suo fondo (tiepida, mi raccomando)
- 1 uovo
Cuocere la brisée in bianco come da indicazioni della ricetta precedente diminuendo leggermente entrambi i tempi di cottura per via delle dimensioni più piccole dei ramequins.
In una ciotolina mescolare la polpa dell'anatra con l'uovo precedentemente sbattuto.
Una volta che i gusci sono intiepiditi sistemare il ripieno e rimettere in forno a 180° per 15 minuti.
*Come si vede dalla foto qui sotto (perdonate è anche sfocata!), il ripieno sembra secco (meno male che la carne era tenerissima!) e penso sia perché ho messo poco fondo. Oppure troppa polpa. Ma comunque siamo lì.
Quindi, consiglio di utilizzare più fondo (o meno polpa) rispetto alle dosi che ho indicato. Oppure, se avete tempo,preparate un fondo bruno di anatra e aggiungete quello.
Ecco, secondo me quest'ultima opzione è la migliore.
Con questa ricette partecipo all'MTC di marzo:
Mi hai steso! Sallo!
RispondiEliminaEh... vediamo ora che pubblichi le tue... altro che io che stendo te!! Tu mi farai proprio fuori...come sempre! :)
EliminaCommentare sembra quasi superfluo. hai fatto 2 ricette decisamente elaborate e decisamente buone, che a me forse non verrebbero nemmeno in mente (togli il forse, ma lo considero un mio limite personale). la tarte con l'anatra è di altissimo livello, chapeau
RispondiEliminaCommentare sembra quasi superfluo. hai fatto 2 ricette decisamente elaborate e decisamente buone, che a me forse non verrebbero nemmeno in mente (togli il forse, ma lo considero un mio limite personale). la tarte con l'anatra è di altissimo livello, chapeau
RispondiEliminaGrazie mille! Ma non porti mai limiti, anche e soprattutto in cucina. Vedrai che grandi soddisfazioni che avrai. Pensa che il gravlax lo faccio da quasi due anni, non è molto, e prima non mi ci cimentavo perché lo davo per scontato che non ci sarei riuscita. E invece...
EliminaQualsiasi cosa tu ti metta in testa, falla. Sperimenta!!
Entrambe straordinarie, ma la seconda mi ha sedotta definitivamente
RispondiEliminaGrazie Mariella!! Volevo stare al passo con le tue ma non ci riesco... ma quante quiche hai sfornato?? :D
EliminaLA dieta può aspettare.
RispondiEliminaSi Si.
;-)
ahhahahah concordo! Abbiamo ancora due mesetti buoni per la prova costume!
EliminaChe poi io lavorando tutto il giorno potrei anche non farla... :))))
splendido! le papere mi stanno simpatiche ma nella tua quiche il sacrificio è stato ripagato con alta cucina!!!
RispondiEliminaNaaa Alta Cucina no, semmai un modesto tentativo di avvicinarmici inutilmente. Ma come dicevo alla Chiara qui sopra, bisogna buttarsi e provare!
EliminaNon farmi domande...io amo l'anatra, e non la mangio quasi mai, perchè mio marito NO!!Che poi però mangia il foie gras (lo dico io che il mattarello esiste anche per darlo in capa a qualcuno!!!) .... sono due bellissime preparazioni a cominciare dal Gravlax...ma l'anatra mi ha rubato il cuore..e anche il gusto.... te possino!!!
RispondiEliminaP.S. .... quando succederà che ci incontreremo cara Arianna, non ci potrà esere una stretta di mano..io vado dritta agli abbracci quando qualcuno mi entra nel cuore! Dunque ... sei avvisata... La community nacqua alla vigilia della sfida della Frangipane...quidi immagina sotto quale magnifica stella sia nata questa amicizia tra moi et toi!!!
Nuoooo! Allora tuo marito si meriterebbe proprio una mattarellata sulla capa. Cioè, mangia il foie gras e non l'anatra? Il contrario di mio marito... ma come si fa con questi uomini?
EliminaPensa che a Natale mi hanno regalato del Foie Gras, freschissimo, direttamente dalla Francia...ma era troppo per me sola. Quindi ho organizzato una cena tra amici...Ecco, ce lo siamo finiti in due. Non piace a nessuno praticamente, ma come fanno???
Comunque, non sapevo amassi così tanto l'anatra, allora quando ci incontreremo, dopo l'abbraccione che ci daremo ti regalerò un anatrona che ormai mio padre ha messo su un allevamento privato. E naturalmente anche le uova, che ci viene una pasta fresca che non ti dico! :)
Felice felice felice me che ti siano piaciute le mie proposte!
o_______________O
RispondiEliminaadottami ti prego ti prego ti pregoooooooooooooooooooooooooo
le amo tutte e due ... come faccio ora!!
il mio è un cuore a pezzi...sallo!
Ti adotto volentierissimo, sallo. Così ci mettiamo a ballare la sera, prima di cena :D
EliminaQuando ho visto il salmone ho pensato che avresti usato anche tu i tuoi amati porri, invece.....Non le ho assaggiate am credo di essere d'accordo con tuo marito, quelle con l'anatra devono essere divine!!!
RispondiEliminaSai che ci ho pensato ai porri? Però poi li ho accantonati per un altra versione che non so se riuscirò a fare, lo spero...
EliminaSei sempre geniale... Negli abbinamenti, nei pensieri, nei post e nelle ricette!! Persino la base con te diventa particolare!!
RispondiEliminaBravissima, le assaggerei entrambe.. Totalmente opposte, una di pesce e l'altra di carne.. Ma ugualmente invitanti!!
Un abbraccio
Ma grazieee!
EliminaSenti, te la mollo qui perché io ancora non l'ho mai fatta. Credo che non sarebbe adatta alla tua quiche, ma mi attrae da anni.
RispondiEliminahttp://www.jamieoliver.com/magazine/recipes-view.php?title=gorgeous-beetroot-gravadlax
Se la fai, dimmi come ti è uscita :-)
Eh, attrae anche me da un bel po'. Il problema è la barbabietola, che io amo ma mio marito non può nemmeno vederla.
EliminaDevo prepararlo quando lui non si trova nei paraggi per qualche giorno... ti farò sapere! :)
Originalissime, non conoscevo questa preparazione del salmone: facciamo così io mangio la prima e la seconda per mio marito carnivoro! Bravissima, soprattutto perchè per l'MTC hai vinto parecchie avversità familiari! Baciotti e ronron Helga e Magali
RispondiEliminaGrazie mille Helga e Magali, quando passate di qui mi rendete sempre felice! Un bacione ad entrambi
EliminaFantastiche entrambe, ma la seconda a dir poco fenomenale!
RispondiEliminaGrazie!! Vedo che l'anatra riscuote successo...pensavo il contrario :P
EliminaSono affascinata da tutte e due le praparazioni!
RispondiEliminaLa prima mi ha steso ...ho il gravlax in frigo a marinare.... sarebbe pronto per una torta, ma ora non mi oso.... :-)
La seconda mi ha messo una fame immediata, devo trovare un'anatra ORA .....
Meravigliaaaaa, Bravissima
Vitto, ma quanto è buono il gravlax? Io non riesco più a farne a meno!
EliminaPrimo le foto sono molto belle e non dire più che non le sai fare, secondo non ho ancora imparato la furbizia di dividere gli impasti, adesso ho capito, io faccio sempre dosi enormi che poi vanno buttate o mi ingozzo io come un'anatra, 3 il germano è il marito dell'anatra selvatica quello con il collo e la testa tutti colorati a cui i cacciatori sparano e anche se vengono allevati rimangono selvatici, sono figlia di un cacciatore pentito e ho mangiato selvaggina fino alla nausea ci credo che sono diventata vegetariana, a casa mia c'erano sempre animali sparati, folaghe che mamma cucinava divinamente e tutto il resto, li so cucinare ma non potrei neppure guardali adesso, 4 le tue quiche sono splendide sei stata brava, sono belle e originali anche il gravlax mi piace molto...5 sono d'accordo su Elisa, non la conosco così bene ma è sempre presente, andava premiata molto prima per la pazienza, è bello partecipare sicuramente ma dopo 45 volte...mi sono ribruciata un dito togliendo il dolce dal forno...ciao fratella :
RispondiEliminaahhahahha anche io mi sono ribruciata ahahhahahahahaha nun se po'! :D :D
EliminaIo provai anni fa a diventare vegetariana, ma evidentemente non ero del tutto convinta e la carne mi piace troppo per rinunciarvi, anche se in realtà ne mangio pochissima perché prediligo le verdure (mio marito mi chiama capra, figurati!).
Con le foto sono migliorata negli anni, grazie al blog e ai consigli di molte di voi foodblogger, ma non avendo fatto un corso, non avendo il cavalletto ecc... non so niente di luce e spesso e volentieri le mie foto sono mosse oppure con set fotografici inesistenti/obrobriosi. :)
Finalmente ho capito la differenza... è che anche su internet fanno confusione...
I tuoi post sono sempre divertenti e mi fanno morire dal ridere, quindi sappi che hai tutta la mia simpatia!!! Ma qui, oltre al divertimento, trovo sempre un sacco di cose da imparare, abbinamenti originali e tecniche che non conoscevo. Complimenti, anche questa volta hai fatto due ricette stupende!!! Tanto di cappello!!!
RispondiEliminaGrazieee! Pensa che spesso e volentieri scrivo di getto, poi pubblico...e rileggendo (anche dopo giorni) mi rendo conto di errori e/o frasi senza senso. :P
EliminaDue tarte strabordanti di sapore, a 360° gourmet come vuole la sfida e la tua vivacità smisurata che traspare ( e che comincio a conoscere attraverso l'MTC) in una sola parola : BRAVA!!!
RispondiEliminaDue tarte strabordanti di sapore, a 360° gourmet come vuole la sfida e la tua vivacità smisurata che traspare ( e che comincio a conoscere attraverso l'MTC) in una sola parola : BRAVA!!!
RispondiEliminaGrazie mille! Grazie grazie grazie!
EliminaMezzogiorno è alle porte ed io ho una fame!!!!!!!!!
RispondiEliminaahhahaha a chi lo dici... :D
Eliminano.no. adesso ho una voglia assurda di mangiarle e non avrò mai il coraggio di cimentarmi (un livello troppo alto per me.... mica passi da queste parti??? sara
RispondiEliminaMagari riuscissi a passare... non sai quanto mi manca l'Abruzzo. E gli arrosticini che qui non sanno nemmeno cosa siano. Tragedia!
EliminaComunque provaci che sembrano ricette difficili ma non lo sono...è che sono un tantino lunghette... :))
ti amo e poi ti odio...
RispondiEliminati amo e poi ti odio...
e poi ti amo e poi ti adoro...
e poi ti odio e ti adoro anche semi fai ingrassare con tutta l'aria che prendo suspirando davante a queste foto... u mamma questa è una sfida crudele... mooooolto crudele!
Ahahahhhahahahah mi fai morire!! Grazie mille... e aspetto le tue...che vivi sugli allori! :P
EliminaDire che sono meravigliose è riduttivo. Sono semplicemente fantastiche! Foto stupende! Leggendo gli ingredienti ho "sentito" le mie papille distinguere ogni elemento e ...gioire. Grande che sei!
RispondiEliminaDire che sono meravigliose è riduttivo. Sono semplicemente fantastiche! Foto stupende! Leggendo gli ingredienti ho "sentito" le mie papille distinguere ogni elemento e ...gioire. Grande che sei!
RispondiEliminaMa grazie Anto!! Io sospiro ancora pensando alla tua con il cinghiale, figurati!!
Eliminaio già pregusto quando finalmente anche tu salirai sul primo gradino del podio dell'mtc. perchè DEVI vincere, prima o poi, non è possibile continuare a girarci attorno e mancar sempre l'obiettivo per un soffio. Nell'attesa, comunque, beccati la mia proposta di matrimonio: e non faccio distinzioni sulla dote. Una qualsiasi delle due torte,andrà benissimo :-)
RispondiEliminaImmensa Ari,immensa...
Meglio POI che PRIMA.
EliminaChe poi è tanto bello girarci intorno... :P
Accetto la proposta di matrimonio senza pensarci due volte, che certe fortune capitano una volta sola nella vita. E come dote porto entrambe, dai, che son buona (e son buone!). :)))
Grazie mille, Ale!!
Tra le due nelle mie corde è senza dubbio quella con l'anatra. Mi segno la ricetta dell'anatra speziata (e della quiche of course!) che cercherò di replicare.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il dividere polli (o anatre) ruspanti, sapessi come ti capisco! Dopo avere massacrato (letteralmente) un povero pennuto acquistato in cascina, ho deciso che la prossima volta chiederò al contadino che me lo ha venduto di dividermelo in pezzi.
Cadaveri a parte.... brava!
A presto e buona sfida
Nora
Grazie mille Nora! Io i cadaveri in genere me li faccio dividere da chi me li regala (leggasi mio padre e la suocera) ma l'anatra evidentemente non la voleva tagliare e il lavoro sporco l'ho dovuto fare io. E dato che mi faceva pena avevo lanciato l'hashtag #salvateilpennutoryan non a caso :)
EliminaSe provi l'anatra fammi sapere! Un bacione
A chi lo dici? E' impossibile fare una dieta seria, più che altro si cerca di difendersi e di limitare i danni :-D
RispondiEliminaDue grandissime ricette! Non aggiungo altro, ma incrocio le dita per te :-)
Fabio
Ecco, forse è meglio limitare i danni...sempre se e quando ci riusciamo! :D
EliminaGrazie mille, Fabio!!
Che ricette invitanti,che voglia di provarle!!!
RispondiEliminaGrazie!! :)
EliminaChe dire sei sempre più brava e che fantasia .....Le due versioni sono invitantissime tutte e due ma la mia preferita è quella con il salmone e l'aneto :-)
RispondiEliminaA presto Ilaria
Grazie mille!! La quiche al salmone ha un sapore molto fresco, diciamo primaverile... e dato che spero con tutta me stessa che la primavera finalmente arrivi... Anche io tifo la prima! 😊
EliminaGrazie mille per i complimenti!!!
No vabbè.. ma qui non c'è gara!! A parte che non avevo idea di cosa fosse il gravlax, non ho mai fatto l'anatra (figuriamoci SPEZZARLA!!) e mai usato la liquirizia in cucina...mi sento piccina picciò :-(
RispondiEliminaPerò sono contenta perché imparo sempre tanto! Bellissime entrambe le proposte, e anche se la liquirizia col salmone mi incuriosisce parecchio se dovessi scegliere opterei per la seconda...quell'anatra mi è rimasta nel cuore, te lo dico! :-D
Io amo la liquirizia quindi dove posso vedo di utilizzarla e ho scoperto che con il pesce sta divinamente. Se trovi la polvere di liquirizia prova a fare un risotto semplicissimo con i gamberoni e un volta finito decora con la liquirizia, ne basta poco più di un pizzico a piatto... Assaggia e vedrai il paradiso!!!
EliminaAnche io imparo molto ogni mese... E sono cresciuta molto dalla frangipane, quando iniziai a partecipare!!
Grazie mille
Allora. Ho iniziato a leggere e ho iniziato subito a invidiarti perchè tu tutte queste persone le conosci, anche solo virtualmente, da più tempo di me e fra voi si è creata una bella amicizia. Poi ho proseguito ridendo sulle tue "disavventure" dietetiche che tanto capisco. Quindi avevo tante cose da dirti. Poi ho letto le ricette. Bon. Sparito tutto. Non so che dire se non che non saprei da quale iniziare. Forse si. Inizierò con andare a comprare il salmone fresco e l'anatra. Poi ne riparliamo con calma. Buona settimana.
RispondiEliminaSai, nella vita diciamo reale, sono un tipo che fa amicizia con tutti ma si affeziona veramente a poche persone. Qui nel gruppo, invece, tutto è amplificato, ogni sentimento, ogni stato d'animo...e anche l'amicizia... alcuni mi sembra di conoscerli da una vita! E non è facile...
EliminaCompresa tu, fratella. Leggendo i tuoi post ogni volta penso "cavolo, ma siamo proprio uguali...avrei potuto scriverlo io!".
Grazie mille!