Avete presente la sensazione che si prova quando si riesce a fare tutto ciò che si era prefissato, nel tempo stabilito e tutto perfettamente?
Io no.
Beh, questa volta più o meno ad essere sincera. Sono riuscita ad impastare il casatiello sfogliato invocando il potere della planetaria che non ho e maledicendo la maglia glutinica che non ne voleva sapere di formarsi (e ho ancora i miei dubbi sulla sua formazione) pulire casa prima dell'arrivo dei miei (e nello specifico di mia madre che è sempre stata una mamma/suocera su questo punto di vista), farcire il casatiello e rimetterlo a lievitare nello stampo, andare in studio per un appunamento dell'ultimo momento, passare in banca, fare la spesa, tornare a casa, accendere il forno, sistemare la spesa, infornare il casatiello, preparare il pranzo...
E mangiare. Seduta. Con calma.
Tutto entro le due.
Ah no, dimenticavo. Con calma non tanto.
Perché, secondo voi, chi ha citofonato mentre stavo per avvicinare alla bocca il secondo boccone?
Dai che lo sapete. Vi ricordate? Sempre lui. Il mio incubo peggiore. Colui che sa quando cucino per l'MTC e citofona, cascasse il mondo.
Lui che si fa mettere "il turno" qui in zona quando cucino per il blog e - son sicura - mi spia e suona il citofono quando sto per fotografare e/o per mangiare e ho la casa che sembra sia scoppiata una bomba.
Perché non mi spiego il fatto che posso non pubblicare per due mesi e non passa, appena cucino e decido sul momento di fotografare...lui citofona. Mi spia, lo so.
Insomma, avete capito chi è?
Il rapprestentante in verde.
Quello che manco la lega.
Il rapprestentante in verde.
Quello che manco la lega.
Il rappresentante della folletto!
Lo dico qui ma non glielo dite, che tanto l'ha capito anche lui. Ho fatto finta di non esserci. #echecavolo!
Comunque, il brodetto è stata la degna conclusione di questa mattinata.
Semplice, veloce, fresco.
La sfida di questo mese lanciata da Anna Maria, donna e cuoca straordinaria, ha risvegliato in me l'istinto per la cucina. Quello che mi ha sempre portato a sperimentare e che si era sopito. Ma soprattutto ha solleticato la mia voglia di cucinare che avevo lasciato lì, abbandonata per troppo tempo.
Grazie Anna Maria!
Per 4 personeGrazie Anna Maria!
Brodetto di baccalà alla menta con crema di patate e verza al cardamomo
e pane al fieno freco
Pane al fieno greco:
- 300 g di farina 0
- 200 g di farina integrale
- 300 ml di acqua
- 100 g di lievito madre rinfrescato
- 3 cucchiaini di fieno greco in polvere
Sciogliere il lievito madre nell'acqua. Mescolare le due farine con il fieno greco. Unire acqua e lievito con le farine ed impastare per almeno 15-20 minuti a mano alternando battute e manipolazioni ad incrocio per far strutturare bene il glutine.
Far lievitare per circa 3-4 ore ed ogni 1/2 ora - 1 ora piegare l'impasto senza lavorarlo troppo come fosse un asciugamano.
Sgonfiarlo e dargli la forma desiderata. Lasciar nuovamente lievitare fino al raddoppio.
Accendere il forno a 250°C e sistemare un ciotolino di acqua all'interno. Una volta raggiunta la temperatura infornare il pane e cuocere per 20 minuti. Abbassare il forno a 200°C e cuocere per altri 20 minuti.
Togliere il ciotolino dell'acqua, abbassare il forno a 160°C e terminare la cottura (altri 15 minuti).
Lasciar raffreddare la pagnotta su una grata.
Crema di patate e verza al cardamomo:
- 2 patate medie
- 200 g di verza
- 500 ml di latte
- 1/2 cipolla
- 1 spicchio d'aglio
- 2 bacche di cardamomo
- sale e pepe
- olio extravergine d'oliva
Pelare e tagliare a tocchetti le patate. e sottilmente la cipolla. Lavare e tagliare la verza a listarelle. Mettere le verdure in un pentolino capiente con l'olio e far rosolare. Aggiungere il latte ed i semi delle bacche di cardamomo. Far cuocere per circa mezz'oretta, fino a quando le verdure non risultano morbide.
Frullare il tutto e poi passare allo chinoise.
Brodetto di baccalà:
- 800 g di baccalà dissalato (immerso per almeno 2 giorni in acqua cambiando l'acqua ogni 12 ore circa)
- 500 g di lupini
- 12 gamberoni rossi
- menta romana fresca
- un limone
- 1 spicchio d'aglio
- 2 noci di burro
La sera prima far spurgare i lupini in acqua salata per circa 8 ore.
Tagliare il baccalà a cubotti (circa due a testa). In una padella capiente far sciogliere il burro e aggiungere uno spicchio d'aglio. Rosolare il baccalà dalla parte della pelle.
Grattuggiare la scorza del limone ben lavata, poi tagliarlo e spremerne il succo.
Versare il succo nella padella. Mescolare, aggiungere la menta e coprire con un coperchio.
Quando mancano 10 minuti alla fine della cottura del baccalà aggiungere i gamberi rossi, coprire. A cinque minuti dalla fine della cotura aggiungere le vongole e coprire nuovamente.
Lasciar coucere per gli ultimi 5 minuti
Servire il pesce del brodetto sopra la crema di patate e verza, irrorare con il loro sugo, aggiungere dei cubetti di pane al fieno greco, la scorza del limone grattuggiato e delle foglie di menta fresca.
Con questa ricetta partecipo all'MTC di marzo:
Fatta eccezione per l'omino in verde mi piace tutto: mi piace il pane (da provare!), mi piace il baccalà (lo lovvo!) e amo le patate! Brava!!
RispondiEliminaGrazie!!
EliminaPurtroppo per l'omino in verde posso farci poco e niente :P
Che idea particoalre...davvero tanti complimenti e, anche se in ritardo, tanti auguri!!!
RispondiEliminaGrazieee!!
Eliminail pesce mi piace dalla a alla z, questo mi ispira assai!!!
RispondiEliminaAnche io lo adoro. Il baccalà poi non ne parliamo... :)
EliminaL'ultima volta che l'ennesimo Omino in verde ha suonato il campanello l'ho fatto entrare e gli ho fatto aspirare tutti i peli che Tsunami-Maggie lascia ovunque, visto che dovevo finire di impastare. Non è più tornato. Ma veniamo al tuo brodetto così minimalista e così meravigliosamente profumato e al pane al fieno greco. Cosa posso dirti? Sembra proprio la proposta di una nutrizionista innamorata dell'Mtc (e sono fiera di averti fatto tornare la voglia di condividere con noi i tuoi piatti). Un abbraccio. Anna Maria
RispondiEliminaUn piatto che mangerei volentieri...
RispondiEliminaBuona giornata!